EASTERN STATE PENITENTIARY DI PHILADELPHIA: DA NON PERDERE – CIAO VALENTINA
L’Eastern State Penitentiary di Philadelphia merita una visita. In passato un penitenziario di isolamento, ora è un’attrazione turistica.
Dove si trova?
Ebbene sì, questo penitenziario merita una visita senza dubbio. Situato nella zona del Fairmount di Philadelphia, lo trovi sulla 2027 di Fairmount Avenue tra Corinthian Avenue e North 22nd Street. Questo penitenziario è stato operativo tra il 1829 al 1971.
Chi veniva messo in questo penitenziario?
In questo penitenziario i criminali semplicemente aspettavano di ricevere la loro sentenza finale. Non c’era divisione tra uomini e donne, adulti e bambini, ladri e assassini, le loro celle erano una accanto all’altra. A quei tempi nemmeno la Casa Bianca aveva acqua corrente e le condizioni di questi prigionieri erano orribili.
Su quale sistema era basato questo penitenziario?
Il sistema di isolamento sviluppato in questo penitenziario divenne noto come Il sistema della Pennsylvania (“The Pennsylvania System” in inglese) che si sviluppò successivamente in Europa e nelle varie colonie europee.
Ogni prigioniero aveva la sua cella con un letto, un banco da lavoro e un bagno in ghisa che veniva svuotato una volta al giorno. Le celle avevano pavimenti in legno e un alto soffitto ad arco con un piccolo lucernario, chiamato “l’occhio della morte”.
Il sistema della Pennsylvania, basato sul silenzio e sull’isolamento, stava facendo impazzire i detenuti e nel 1913 fu infine abbandonato e i corridoi si riempirono di uomini e donne, finalmente in grado di parlare tra loro.
Casi:
Il caso di John Currina, un giardiniere americano di 22 anni, condannato nel 1829 per aver rubato il cavallo del suo vicino. Ricevette una condanna di due anni.
Al suo arrivo, gli fu incappucciata la testa così nessun altro prigioniero poteva riconoscerlo e doveva indossare quel cappuccio ogni volta che usciva dalla sua cella.
Il giovane Currin passava 23 ore al giorno chiuso dentro alla sua cella. Non gli era permesso di parlare con nessuno.
Dormiva nella sua cella.
Mangiava tre pasti al giorno nella sua cella.
E si impegnava a riparare vecchie scarpe di altri carcerati nella sua cella.
A John Currin fu concesso di tenere solo un libro nella sua cella: lui scelse la Bibbia.
Non poteva ricevere nessuna lettera da casa, nessun giornale, nessun visitatore.
Currin riceveva solamente due pause di mezz’ora al giorno. Una volta ogni due o tre settimane veniva portato sul cortile principale dove poteva lavarsi.
Gli anni successivi:
Nel 1940, il penitenziario era diventato una struttura di massima sicurezza, con ergastolo e persino condanne a morte. Tuttavia, i prigionieri avevano modo di passare del tempo all’aria aperta. Avevano anche modo di giocare a baseball nel cortile del carcere. C’erano però molti lavori da fare, quindi erano tutti impegnati con piccole mansioni quali sistemare l’impianto idraulico, pitturare dove necessario, sistemare l’impianto elettrico.
In questa prigione, uomini e donne ricevevano le stesse sentenze, ma alle donne venivano generalmente assegnati lavori domestici, come fare il bucato e cucinare i pasti. Molte donne entravano in questo penitenziario trovandosi già in stato di gravidanza. Qui partorivano e i bambini crescevano e passavano anni in prigione, con le loro madri.
Personaggi Famosi:
Al Capone ricevette la sua prima sentenza proprio qui, all’ Eastern State Penitentiary. Scontò 7 mesi per essersi fatto trovare fuori da un cinema di Philadelphia con una calibro 38 senza licenza. E mentre i tribunali in Philadelphia cercavano di essere severi per dare un esempio all’intera America, dentro in carcere Al Capone era sorvegliato con “i guanti bianchi”. La sua cella era l’unica ad essere considerata di lusso con addirittura una radio.
Acquisto biglietto:
Consigliato acquistare il biglietto online in quanto avrai accesso a un piccolo sconto. I biglietti comprati online costano14$. I biglietti comprati in loco costano invece 16$. Consigliatissimo avere l’audio guida.
Altri consigli utili:
Il penitenziario non è stato mai ristrutturato per i visitatori una volta chiuso. Quello che vedrete come le celle buie e piccole, i corridori stretti, i piccoli spazi, erano le reali situazioni in cui i carcerati vivevano.
C’è qui dice sia un posto infestato da fantasmi. Io non ho percepito nessuna presenza, ma guardatevi sempre alle spalle, non si sa mai!
E ricorda: Vivi, Viaggia, Ridi e Ripeti
in modo responsabile
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