Mi chiamo Valentina Ivan, un’ italiana che ha lasciato la vita ordinaria e il lavoro fisso per viaggiare! Eh Sì, sono una di quelle persone che costantemente dice: “Vorrei lavorare per 6 mesi e viaggiare per i restanti 6!”
“Voglio vivere in America, Asia, Africa, Gran Bretagna! Voglio viaggiare in tutto il mondo!”
“Continua a sognare!”, mi rispondono.
Sono cresciuta in una piccola città nella provincia di Treviso, nella bella regione del Veneto, con mia mamma, mio papà e il mio fratellino. (Mi piace ancora chiamarlo “fratellino” anche se ora è più grande di me!)
Non ricordo esattamente quando la mia passione per i viaggi è iniziata, ad ogni modo, passione o no, la mia favolosa famiglia non supportava di certo questo “spirito libero” che c’era (e c’è!) in me.
Terminate le scuole superiori (ho frequentato il Turistico e probabilmente questo è stato il mio primissimo approccio al “mondo del viaggi”) era giunto il momento di lasciare casa. Ho messo così in pratica la più grande idea della mia vita che mi ha permesso di allontanarmi da casa evitando una vera e propria tragedia famigliare. “Mamma, papà, ho deciso di iscrivermi all’università!”.
“Concesso!”. La scusa perfetta per lasciare la tanto amata casa con l’intenzione di “studiare”.
Durante gli anni universitari ho conosciuta tantissima gente e creato amicizie meravigliose. Insieme abbiamo condiviso esami, feste, giornate di studio intenso, fino al “GIORNO FATIDICO”, il giorno della discussione di laurea! Finalmente ero “DOTTORE” in Turismo e Commercio Internazionale all’ Università di Verona.
Durante gli anni universitari non c’era mai denaro a sufficienza per viaggiare e quindi mi rendeva felice solo il fatto di poter dormire sul divano-letto in un appartamento al mare durante l’estate. 15 di noi in un appartamento per 4… ma che divertimento!
Un anno dopo la mia laurea ebbi un’altra grande idea! Sono riuscita a trasformare la “Crisi Italiana” in una opportunità per me! Era impossibile sentirmi soddisfatta guadagnando 600€ al mese per più di 40 ore settimanali di lavoro, e quindi la decisione era presa. Mi sarei trasferita a Londra!
E SÌ, quella volta dovetti affrontare una vera e propria lotta dentro casa! “Una ragazza da sola all’estero, non esiste!”, dissero.
Avevo meno di 2.000€ nel portafoglio, un ostello prenotato per 3 notti, un solo bagaglio come da policy Ryanair, e nessuna idea di dove andare e di cosa fare. Ma, cosa più importante, avevo un infinito entusiasmo per questa nuova avventura che stavo per affrontare.
Devo però essere onesta, più di qualche volta mi sono chiesta “PERCHE’ SONO QUI?” “COSA CI STO FACENDO QUI?” Domande che venivano spontanee mentre me ne stavo distesa sul letto a castello dell’ostello, a guardare il materasso della tipa di sopra, lontana da casa, dai miei amici, dal mio letto.
Ma la curiosità del NUOVO era più GRANDE della paura dell’ignoto. “Quindi, non disperare ragazza, c’è un mondo che ti sta aspettando lì fuori!” continuavo a ripetermi.
Infatti senza ragione di disperarsi, alcuni mesi dopo già lavoravo come receptionist in una grande catena di Hotel e la possibilità di “incontrare il mondo” faccia a faccia, conoscere gente proveniente da differenti nazioni, mi rendeva incredibilmente felice e andare al lavoro era solo un piacere.
Vuoi sapere che cosa ho fatto con il primo stipendio? Ho comprato un biglietto per New York City. Li ho raggiunto due amiche (sì, proprio quelle della foto!) e insieme abbiamo trascorso dei giorni incredibili tra le strade Newyorkesi. Ci siamo pure fatte un tour veloce di Toronto (beh, “veloce” è un parolone visto che ci abbiamo impiegato 12 ore di corriera per arrivarci!)
Sai invece cosa ho fatto una volta rientrata a Londra? Ho mangiato riso in bianco e pasta con il pomodoro per settimane, praticamente fino allo stipendio successivo!
Ma credimi, con soldi o senza soldi, rifarei tutto altre 1000 volte!
Da quella volta non ho mai più smesso di viaggiare e sì, ancora adesso a volte devo accontentarmi del genuino riso in bianco e della pasta con il pomodoro. Mi piace chiamarla “dieta disintossicante post-viaggio” perché se la chiamassi “mangio riso e pasta perché ho finito i soldi” non suonerebbe altrettanto bello, no?
Professionalmente, dopo più di due anni come Hotel receptionist, avevo deciso che era arrivato il momento di cambiare nuovamente per spingermi a fare di più. E così iniziai la mia carriera nel dipartimento di prenotazioni di un wholesaler, sempre a Londra. Essere in contatto con gente internazionale, chiacchierare con clienti in spagnolo, inglese e italiano, creava ancora più passione e determinazione in quello che volevo davvero fare. E mi spiace per i miei colleghi che mi ripetevano costantemente “Valentina, quando sei in ufficio tu, non si lavora!” “Saremo tutte licenziate per colpa tua! Smettila di chiacchierare!”. Che poi per fortuna non ci è mai capitato di essere licenziate!
Appena potevo, dopo aver pagato affitto e bollette, con i soldi che mi rimanevano nel conto in banca (perché di risparmiare non se ne parlava!) entravo su Skyscanner. Il mio mondo dei balocchi! E senza neanche che me ne accorgessi avevo un biglietto tra le mani. Da qualche parte, non importava dove in realtà.
E così, poco dopo mi trovavo a camminare in nuove strade di nuovi paesi, circondata da gente diversa da me. Viaggiare da sola diventò il mio tocca sana. Meglio di qualsiasi vitamina.
Perché quando si viaggia da soli ci si rinvigorisce, si diventa più forti e più sicuri di sé. È vero, inizialmente fa paura ma non c’è cosa migliore che una persona possa fare per sé stesso.
Conoscere gente è facilissimo e non importa in quale parte del mondo ti trovi, tutti ti saluteranno con un “CIAO!”. Perché si sa, l’italiano è la lingua più bella del mondo e tutti cercano di impressionarti.
E così, non importa in quale angolo della terra io sia, quel “Ciao Valentina” mi insegue! Ed eccolo qui il nome del mio blog! Quasi a fare onore a tutte quelle persone che ho conosciuto durante i miei viaggi!
Sono sempre stata considerata come la “City Girl”, mi piacciano le luci e le vibes delle città frenetiche (non ha caso ho scelto Londra come mia seconda casa!!) indossare tacchi alti, vestitini e bere Prosecco, Tequila e Margarita, mentre ballo con le mie amiche fino a non sentire più i piedi… e la testa! Ma ad ugual maniera adoro le infradito, le scarpe comode, il camminare lento e immergermi nel verde e nel silenzio della natura.
Ciao Valentina sarà dunque così! Un viaggiare tra le luci delle città frenetiche ma con un occhio di riguardo per l’ambiente! Perché oggi giorno IL SAPER VIAGGIARE nel modo corretto e importantissimo! Ovviamente sempre con stile!
Nel mezzo del cammin di nostra vita – (perché Dante mi ha ossessionata durante gli anni delle superiori e ai 33 non sono lontana!) non penso di trovarmi in una – selva oscura – e tanto meno non penso – ché la diritta via era smarrita-. Sono piuttosto pronta a ricominciare. E se mi vedi camminare smarrita da qualche parte nel mondo, probabilmente lo sono. Ma niente paura, quando si viaggia non si è mai del tutto persi e smarriti!
Ed ecco qui la mia quote preferita dopo Dante (non che Dante scrivesse quote ma questa volta concedimela): “Not all those who wander are lost!! In italiano “Non tutti quelli che vagano si sono persi!” di JRR Tolkien.
Ora sono 7 anni che vivo a Londra, e rientro in Italia ogni volta che posso, per fare il carico di Spritz e prosecco e per coccolarmi gli affetti di casa che mi mancano ogni giorno sempre di più.
Voglio condividere le mie storie, avventure e disavventure, dritte e consigli accumulati in questi anni di viaggi. Voglio ricominciare da zero, dopo aver detto goodbye al lavoro fisso.
Voglio sentirmi di nuovo come quella ragazza che 7 anni fa arrivò a Londra con la paura dell’ignoto ma con l’infinita curiosità di scoprire cosa mi avrebbe offerto quell’avventura!
Perché per me IL VIAGGIARE è proprio così: La curiosità è più grande della paura, e la paura se ne va non appena ti ritrovi tra le mani un biglietto aereo.
Quindi, ricordati: VIVI, VIAGGIA, RIDI E RIPETI
in modo responsabile
Con affetto
Valentina Ivan
Vivi, Viaggia, Ridi e Ripeti
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