Quando decidiamo di mettere in ordine il nostro armadio, facciamolo con un nuovo punto di vista: non avere in mente solo lo scopo finale che è quello di donare i vestiti, ma fare attenzione alle fasi, ai cicli di ogni indumento. Questo atteggiamento ci permette di guardare ad un indumento immaginando un percorso: come è stato realizzato, con quale manodopera, quale tessuto, che spedizioni sono state usate, quanto CO2 è stato prodotto. Sono domande nuove che possiamo farci davanti ai nostri vestiti, ci offriranno spunti per nuove risposte e nuove scelte.
Quando pensiamo al decluttering normalmente lo associamo a due cose: buttare ciò che non serve più e donare. In questo blog vi parlerò di mega decluttering sostenibile, mega perché cercherò di coprire tutte le stanze della casa, sostenibile perché vi proporrò nuove idee da adottare diverse dalla donazione.
Sul sito della Caritas Ambrosiana ho scoperto che la quantità degli abiti che eliminiamo è superiore alle richieste delle persone in difficoltà che si possono raggiungere. Inoltre la Caritas Ambrosiana dice “se volessimo smaltire in un unico posto gli abiti raccolti nei cassonetti appositi negli ultimi 20 anni dovremo costruire una discarica grande quanto lo stadio di San Siro e alta come il Pirellone e la Torre di Unicredit messe insieme. Per dare un’idea nelle sole diocesi di Milano e Brescia, dove vivono circa 6 milioni e mezzo di cittadini, vengono raccolti 30 milioni di capi all’anno, molti di più di quanti ne potrebbero indossare le persone in difficoltà economica.”
Queste affermazioni fanno molto pensare, non trovate? La quantità di abiti donati supera la richiesta e genera anche volume e spreco di spazio. E tutto questo lo creiamo no consumatori!!
Ecco di seguito le 20 idee per un decluttering più sostenibile:
1) Riparare e dare seconda vita agli oggetti
Impariamo a recuperare gli oggetti che hanno solo qualche imperfezione, prendiamocene cura e non scegliamo come soluzione il buttarli via.
2) Vendere
Vendere oggetti che sono ancora in ottime condizioni è un ottimo modo per guadagnare qualche soldino e per dare seconda vita a quel capo, a quell’oggetto.
3) ebay
ebay e’ dotato di tanti processi come quelli che riguardano la spedizione, per la Gran Bretagna esiste ebay localche permette di vendere nella propria zona quindi non dovrete preoccuparvi delle spedizioni.
4) Usare le App
Uso le App per vendere ciò che non mi serve più, in particolare sphock. Piattaforma molto facile da imparare ad usare. Proverò anche Vinted.
5) Scambiare.
Ritorniamo al baratto, sentiamoci parte di una comunità nel quartiere dove viviamo e scambiamo i nostri oggetti.
6) Libri, Dvd, Cd
Portiamoli nelle scuole o nelle librerie. Pensiamo, quando vogliamo dare via qualcosa, al luogo più adatto dove questi oggetti possano essere riutilizzati e servire.
7) Materiali di vario tipo
Fili, nastri, perline, cavi, scarti dei nostri hobby. Chiediamo alle maestre delle scuole se hanno bisogno di questi scarti per i lavoretti che si fanno fare ai bambini.
8) Batterie
Non disperdiamo le batterie nell’ambiente perché sono nocive. Raccogliamole e buttiamole sempre negli appositi contenitori che si trovano solitamente vicino alle farmacie o nei supermercati.
9) Riciclare i regali
Non buttiamo via quel regalo che non ci piace, doniamolo a chi invece potrebbe apprezzarlo o averne bisogno.
10) The North Face
La marca North Face ha un programma che si chiama Clothes the Loop attraverso il quale si possono raccogliere in appositi punti vendita gli indumenti che non vengono più usati.
11) H&M
Non compro indumenti Fast Fashion, ma voglio parlarvi del progetto Garment Collection, basta andare sul loro sito per trovare la lista completa dei punti vendita che aderiscono al programma dove potrete lasciare gli indumenti che non desiderate più, loro si preoccuperanno di riciclare i tessuti.
12) Nike
Il percorso che la Nike ha scelto si chiamaMove to Zero, la missione è eliminare emissioni di CO2 e sprechi. I capi con etichetta “materiali sostenibili” sono realizzati con materiali riciclati mentre la stessa etichetta equivale al 20×100.
13) Intimo
Se pensiamo all’intimo immediatamente pensiamo a Intimissimi. Anche questo brand si orienta verso un percorso sostenibile dando la possibilità di portare presso i loro punti vendita l’intimo che non si usa più, di qualsiasi marca, in cambio si ottiene un voucher da spendere presso i negozi Intimissimi.
14) Zara
Zara mette a disposizione dei contenitori all’interno dei negozi dove possono essere lasciati vestiti, calzature, accessori. Inoltre offre un servizio online per smaltire questi indumenti, per accedere basta registrarsi sul sito.
15) Occhiali
Centro Italiano Lions è il centro dove vengono raccolti tutti gli occhiali che non vengono più usati e verranno dati a chi ne ha bisogno e non può permetterseli.
16) Asciugamani e lenzuola
È facile dare seconda vita alle lenzuola. Tagliandole si possono ricavare strofinacci con cui pulire la casa. Un’altra bell’opzione è donare lenzuola e asciugamani ai rifugi per animali, dove questi potranno davvero servire a quegli animali che hanno subito un grande trauma come l’abbandono.
17) Make up
È comune buttare il make up usato direttamente nell’indifferenziato, ma bastano piccoli gesti per fare una raccolta a impatto zero. Scomponiamo i nostri trucchi, buttiamo i manici dei pennelli nella plastica, le polveri del fard o degli ombretti nella raccolta indifferenziata. Non buttiamo il make up usato nel lavandino.
18) Apple
Possiamo portare i dispositivi della Apple che non ci servono più presso i loro punti vendita in cambio di un Vaucher. È molto positivo farlo anche perché i vostri dati contenuti nei dispositivi, resteranno custoditi dalla garanzia di privacy della Apple e non andranno dispersi presso terzi. In generale tutta la tecnologia di cui vogliamo disfarci va raccolta presso le apposite isole ecologiche dove avremo la certezza che i materiali non andranno dispersi.
19) ACP Humanitarian Aid
È un sito internet al quale si possono donare beni o servizi che andranno a tutte quelle persone che ne hanno bisogno, si possono anche fare donazioni in denaro.
20) Isole Ecologiche
Se le aziende presso le quali avete acquistato il vostro letto o divano, ad esempio, non offrono il servizio di smaltimento considerate di portare i vostri oggetti nelle isole Ecologiche. In questo modo sarete sicuri che tutto sarà suddiviso in modo corretto e riciclato nel rispetto dell’ambiente.
Non trovate anche voi che queste sono davvero piccole accortezze che tutti noi possiamo fare per migliorare il nostro ambiente?
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