Il minimalismo è una scelta di vita che ci incoraggia a vivere lontano dagli eccessi, dal consumismo e dal materialismo. Ci avvicina invece a uno stile di vita più semplice, con meno oggetti, e ci porta ad avere una mentalità più libera.
Ma da dove iniziare?
Per chi è nuovissimo basta cominciare con 6 passi pratici e semplici che aiuteranno a cambiare la vostra vita in meglio!
Partiamo con il primissimo passo e forse, tra tutti il più difficile perché è il momento in cui metteremo in atto le nostre doti di auto analisi.
- Entrare nella giusta mentalità
Il minimalismo non può essere forzato o imposto, è una decisione che ogni individuo prende singolarmente quando si trova nel momento adatto della vita per affrontare questo nuovo modo di vivere.
Quando sentite che tutto intorno a voi inizia a diventare troppo: gli oggetti della casa, le persone che vi circondano, la confusione, il traffico. Credo che questo sia il momento di liberarsi dal superfluo e di quello che non ci fa stare bene per sentirci più liberi e leggeri.
Faccio un esempio personale. Se nel 2013, quando ero appena arrivata a Londra, abbagliata dal nuovo, dalle luci, dalla vita frenetica, qualcuno mi avesse suggerito di addentrarmi nel minimalismo probabilmente lo avrei guardato malissimo pensando fosse pazzo. Nel 2013, ma anche negli anni successivi, avevo voglia di vivere al massivo assaporando gli eccessi della vita. Ero economicamente indipendente e compravo tutto quello che mi piaceva senza farmi troppe domande. Cenavo fuori 4 volte a settimana se non di più, vita sociale a mille. Quindi entrare nel minimalismo nel 2013 sarebbe stato come mettermi in carcere da sola. Le cose poi con gli anni sono cambiate, ho fatto le esperienze che desideravo fare. Nel 2019 sono entrata in questo nuovo stile di vita: avevo sperimentato tutto quello che potevo dare a Londra negli anni precedenti e nel 2019 ho detto, basta, mi devo calmare, devo respirare.
Consiglio quindi di non inoltrarsi nel minimalismo solo perché è trendy, va di moda. Analizzatevi e capite se vi trovate nella giusta mentalità. Ogni cosa a suo tempo. Solo voi sapete se è il momento giusto. È un processo interiore che inizia nel profondo.
- Valutare quello che andate a guadagnare o perdere con questo nuovo stile di vita.
Mi collego al punto precedente, non credo che intraprendendo la strada del minimalismo perderete qualcosa, anzi… se però non siete nella giusta mentalità, a distanza di pochi mesi vi sentirete annoiati e depressi ad aprire un armadio mezzo vuoto, o ad entrare in un negozio senza poter comprare. Se così fosse, allora, avrete perso in serenità senza cogliere e assaporare la profondità e la gioia di un percorso così bello. Al contrario, intraprendendo questo nuovo stile di vita andrete a guadagnare più spazio intorno a voi, sia questo nell’armadio o in cucina, o in qualsiasi altra stanza. Oppure, magari il minimalismo vi regalerà più tempo da dedicare a voi stessi e agli amici che valgono piuttosto che passare tempo con le persone sbagliate. Quindi valutate quello che è adatto a voi in base al punto in cui vi trovate nella vita in questo momento!
Personalmente, ma sono sicura sia capitato anche a qualcun altro, la mia non è stata una decisione razionale, presa a tavolino, la mia motivazione è stata dettata da un istinto di sopravvivenza. A un cento punto ho dovuto dire basta e rallentare, con tutto!
- Liberarsi dell’eccesso
Una volta deciso di intraprendere questo percorso meraviglioso vediamo di fare un po’ di pulizia. Quando ho deciso di raccontare la mia esperienza ho iniziato a fare l’elenco delle varie fasi che ho attraversato per arrivare dove mi trovo adesso. Sono partita dalle cose materiali non perché sono più o meno importanti di altre cose, ma perché sono quelle tangibili, che si toccano con mano e l’occhio ne percepisce la differenza.
Sistemare le cose materiali, gli armadi, i cassetti, è come “mettere in ordine” noi stessi, la nostra anima, le nostre emozioni, le nostre idee. Improvvisamente ci sentiamo più liberi, più leggeri, motivati a fare di più e a riordinare altre cose della vita che abbiamo tralasciato o procrastinato di fare.
Quando iniziamo a riordinare casa si va a creare un processo di movimento e cambiamento dentro di noi creando così un effetto domino che ci porterà a cambiare altre cose che vanno ben oltre le cose materiali.
Quindi da dove iniziamo a fare decluttering?
Decluttering è una parola inglese che vuol dire eliminare tutto quello che non serve.
Consiglio di cominciare con l’osservazione e l’analisi della vostra casa o stanza. Capire quello che volete cambiare. Consiglio nello specifico di partire dall’armadio che forse tra tutti è il luogo della casa che ci rappresenta di più. Fate una scrematura di quello che vi serve realmente e che usate e quello che non mettete. Siate sinceri con voi stessi! Successivamente sono passata ai cassetti dell’intimo e delle calze. Ovviamente consiglio di non farvi prendere dalla foga e di voler fare tutto in un solo giorno perché rischiate di uscirne devastati. Fate un po’ alla volta e gustatevi ogni singolo momento.
Dopo aver fatto decluttering nell’armadio, e nei vari cassetti sono passata al bagno. Creme, trucchi, smalti metà finiti o metà neanche aperti. Finite quelli che avete già aperto e conservate gli altri in spazi diversi. Poi sono passata a sistemare i documenti mettendo ogni cosa nella sua cartella, dopo sono passata allo scafale della cucina e infine, e in questo caso, non senza difficoltà, mi sono occupata delle scarpe essendo sempre stata un amante delle scarpe.
4) Dove buttare le cose di cui mi sono liberata?
Non mi piace buttare via le cose nei sacchi della spazzatura. Ho coinvolto amici e parenti e chiesto se avevano bisogno di quello di cui volevo liberarmi. Le cose non volute le ho vendute online, ci sono varie App ma anche siti internet. Io mi sono servita dalla App Shpock. Quello che non valeva la pena mettere in vendita online, l’ho riposto fuori davanti alla porta di casa. Non sono sicura sia una cosa che si usa fare in Italia, per lo meno non ho ricordi di averlo fatto quando ancora ci vivevo. Qui a Londra, quando ci si vuole disfare di qualcosa, la si mette in mostra di fronte a casa, in questo modo, chi passa può prenderla gratuitamente, ovviamente.
Io l’ho fatto non solo con oggetti ma anche con il cibo ad esempio lo scorso anno l’albero in giardino aveva fatto talmente tante mele che ho deciso di metterle di fronte a casa in un cesto. La gente passava e le prendeva. Magari questa è una bella iniziativa da mettere in pratica anche in Italia. Alcune cose le ho lasciate ai negozi dell’usato o ad alcune associazioni di beneficenza.
5) Come comportarsi dopo il decluttering?
Dopo questo percorso di pulizia e di eliminazione dobbiamo ricordarci il motivo che ci ha spinti ad intraprenderlo. Il senso di libertà è fortissimo.
Ogni qualvolta decidiamo di comprare qualcosa di nuovo dobbiamo chiederci se lo compriamo perché ci serve o per capriccio. Quando esco con le mie amiche passeggio ancora per Oxford Street tra i vari negozi. Entro nei negozi? Si, certo! Perché magari le mie amiche hanno bisogno di comprare qualche cosa e io entro con loro. Compro nei negozi se le mie amiche comprano? No, perché non ne sento la necessità. Mi sento inferiore o sento che vado a perderci qualcosa se loro comprano e io no? Assolutamente no, perché mi conosco e sono felice e soddisfatta cosi.
Questo per dire che se decidete di intraprendere questo percorso non dovete improvvisamente rinunciare a tutto per paura di cadere nuovamente in tentazione.
Se la mente è forte e sicura ci si sente liberi di camminare ovunque, anche tra i migliori negozi di moda, perché i nostri valori saranno più forti delle tentazioni.
Ricordiamoci che il minimalismo non è rinuncia ma libertà, consapevolezza e serenità.
6) Non dimentichiamo le esigenze degli altri
Infine, ma non in termini di importanza: gli altri.
Solo perché noi abbiamo cambiato stile di vita non vuol dire che l’intero universo deve cambiare insieme a noi.
Ricordiamoci che ognuno di noi è in una fase diversa della propria vita che deve essere rispettata.
Se vivete con altre persone, non ossessionateli con l’idea di dover cambiare perché andrete a creare l’effetto contrario. Se siete nella fase di decluttering focalizzatevi sulle vostre cose e non su quelle di tutta la famiglia.
Ad esempio io vivo con il mio ragazzo e abbiamo abitudini completamente diverse. Io compro al negozio Zero Waste e acquisto solo quello che mi serve. Per lui venire al negozio Zero Waste dove non trova le barrette di cioccolato che ama, è una sofferenza.
Ho trovato una soluzione a questa situazione che sembra inconciliabile: prima facciamo la spesa al negozio Zero Waste dove acquisto i prodotti essenziali che poi cucino (da brava italiana sono io in possesso della cucina e dei fornelli!). Poi però ci fermiamo al supermercato tradizionale dove lui compra le sue barrette al cioccolato. Insomma, ci veniamo incontro!
Eccoli qui dunque i miei consigli per intraprendere questo percorso che io trovo bellissimo! Auguro a tutti di trovare il proprio percorso personale e di assaporare ogni singolo passo verso il cambiamento.
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