È quasi impossibile crederci ma tutti noi, nel tempo, abbiamo adottato azioni quotidiane che distruggono il pianeta. Sono azioni, abitudini, modi di fare, che sono entrati nella normalità, all’apparenza innocui ma che nascondono un mondo poco sostenibile.
Voglio iniziare elencandoti la primissima azione, che tutti noi facciamo quando abbiamo ancora gli occhi chiusi, ovvero PRENDERE IN MANO IL NOSTRO TELEFONO.
In passato mi sono imposta di non accendere il telefono fino a dopo aver fatto colazione, ma sono sincera, non è sempre facile. Prendere in mano il telefono, accenderlo e attendere le notifiche è diventata un’abitudine, quasi un vero e proprio istinto. Eppure, dietro a un’azione così semplice c’è un lavoro enorme per la realizzazione del nostro telefono. All’interno del nostro dispositivo elettronico ci sono minerali rari che, per essere estratti, non solo hanno un grosso impatto ambientale ma vanno anche a violare diritti umani. Pensiamo allo sfruttamento minorile, al lavoro sottopagato, all’assenza di sicurezza per questi uomini che entrano nelle miniere. E le miniere dove si trovano? La maggior parte delle miniere si trova in Congo – un paese che ha già problemi socio-politici e socio-ambientali.
Incredibile quello che mettiamo in moto ogni volta che prendiamo in mano il nostro telefono e ogni volta che abbiamo il desiderio di acquistarne uno nuovo.
Ma nel XXIesimo secolo, possiamo vivere senza il telefono? La risposta è NO! Ma possiamo però informarci e rivolgerci a quei brand che vendono telefoni ricondizionati. Acquistare ricondizionato fa bene all’ambiente perché i telefoni acquistati sono stati realizzati utilizzando minerali rari che sono già stati estratti. Il mio è un telefono ricondizionato della Swappie e mi trovo benissimo. Swappie mi ha fornito un codice sconto da condividere con voi: ciaovalentina. Qui il link che ti riporta al loro sito internet.
Una scelta dunque diversa ma pur sempre semplici e valide con un po’ di attenzione in più.
Seconda azione quotidiana che distrugge il nostro pianeta (scusate la drammaticità) è andare in bagno e lavarsi. Pensiamo a tutta l’acqua che sprechiamo!
Chiudiamo il rubinetto quando ci laviamo i denti, utilizziamo prodotti solidi che per essere realizzati richiedono meno acqua.
Scegliamo prodotti senza packaging o con packaging di vetro o di alluminio invece della solita confezione di plastica.
Leggi questo blog per sapere come risparmiare acqua nella quotidianità e leggi questo blog per conoscere i prodotti solidi che uso per il bagno.
Terza azione della giornata: COLAZIONE.
Non parlo molto di alimentazione in questo blog o su YouTube, ognuno ha le proprie esigenze e abitudini alimentari che devono essere rispettate. Ma c’è un topic che coinvolge tutti, nessuno escluso e sto parlando dello SPRECO!
Ogni cittadino italiano spreca mezzo kilo di cibo al giorno. Buttando nel secchio dell’umido tutti questi avanzi, cestiniamo anche le risorse utilizzate per la produzione di questi. Suolo, minerali, acqua, luce artificiale, calore. Risorse che non possiamo più permetterci di sprecare.
Rivalutiamo il nostro modo di approcciarci all’alimentazione. Acquistiamo il necessario e cuciniamo il giusto. Piccole attenzioni ma che hanno un grande impatto ambientale.
Successivamente, iniziamo a lavorare e ci mettiamo a GOOGLARE informazioni. Google è il motore di ricerca numero uno al mondo che sta cercando di avere il monopolio grazie anche agli accordi firmati con Apple. Infatti Google ha accettato di pagare ad Apple la metà delle entrate guadagnate dagli annunci della rete di ricerca per dispositivi mobili per cinque anni in cambio dell’impostazione predefinita del motore di ricerca Google sugli iPhone. Abbiamo di fronte a noi un vero e proprio colosso mondiale che purtroppo non fa nulla per l’ambiente nonostante i grandi profitti che ottiene.
Perché credo che il mercato è grande e che il monopolio è sleale, ho deciso di affidarmi ad un altro motore di ricerca: ECOSIA.
Questo perché Ecosia dona l’80% dei suoi profitti in associazioni non profit che hanno come scopo la riforestazione. Ogni ricerca con Ecosia rimuove effettivamente circa 1 kg di CO2 dall’atmosfera. Ciò significa che, se Ecosia fosse grande come Google, potrebbe assorbire il 15% di tutte le emissioni globali di CO2. Ogni ricerca che effettuerai ti porterà a piantare un alberello. Mi diverte un sacco vedere il numero di alberelli che cresce in alto a destra dello schermo.
Ecco, queste sono le azioni che distruggono il nostro pianeta, le più comuni ovviamente! Credo che a volte basta davvero poco per cambiare le sorti del nostro pianeta. In meglio ovviamente!
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